domenica 28 agosto 2011

I SAILOR PANTS


Molto usato dalle pin-up moderne, questo indumento fa la sua apparizione verso la fine degli anni 30 e vede la sua affermazione durante gli anni 40, quando a causa della guerra in corso l’abbigliamento doveva essere più comodo e pratico.

I sailor pants, ispirati alle divise dei marinai, hanno vita alta, pince, fondo svasato con risvolto e grossi bottoni laterali. Possono essere di diversi materiali: i più frequenti sono cotone e jeans. I colori variano dal nero al rosa cipria, dal blu scuro al verde pastello; raramente sono in colori sgargianti.

Lo stile cosiddetto “nautico” era considerato particolarmente elegante dalle signore che soggiornavano nelle località balneari.



Si abbinano con maglie a righe o con camicie con manica a sbuffo e/o fiocco, talvolta con semplici maglioncini girocollo con manica corta.

Per quanto riguarda le scarpe, l’ideale sono le zeppe, ma ci sta molto bene anche un sandalo a listini o una peep toe con fiocchetto. Sconsigliate le scarpe basse.

Per completare si aggiunge un nastro o un fiore tra i capelli.

Si possono acquistare nei negozi di abbigliamento pin-up o vintage (vedi link a lato) oppure online sui vari siti abbigliamento pin-up/rockabilly.

Hello, sailor!!

sabato 20 agosto 2011

La Bibbia del Rockabilly (i 10 Comandamenti del Rock & Roll)


1 .- Ama il Rock  & Roll sopra ogni cosa
2.- Non utilizzare il nome del Rockabilly invano
3 .- Ricorda le ricorrenze delle nostre leggende.
4 .- Onora l’ Hillbilly, il Rythm and Blues, il Rock and Roll, il Rockabilly, il Doo Wop, Blues, West Coast jazz, Bebop, Western, Gospel, Boogie-Woogie, Jazz, Soul ed i loro aspetti.
5 .- Non uccidere una canzone con una brutta cover.
6 .- Non fare brutte imitazioni di una canzone, di una band o di un rocker.
7 .- Non rubare materiale inedito, contatti, assoli di chitarra, testi, una ragazza/o di una band o di un rocker.
8 .- Non parlare male di un rocker e non mentire ​​per invidia.
9 .- Non consentire offese o il desiderio di imitazione di un rocker.
10 .- Non desiderare la fama di un altro gruppo o di un altro rocker.

Questo decalogo l'ho trovato in rete. E' chiaramente intesa come scherzosa ;)

venerdì 19 agosto 2011

Ecco la vincitrice del PinUp Photo Contest @Cruisin' Rodeo!


Lei è la splendida Stefania Pesavento di Milano.
Perfetta la pin up, perfetto lo stile e perfetta la foto!

Sul numero in edicola di Cruisin Life Magazine, potete trovare un ampio articolo, corredato di foto, sul Cruisin' Rodeo e sul Pin Up Photo Contest che si sono svolti a Piacenza il 9 e 10 luglio scorsi.

Un meritatissimo applauso a Stefania!

mercoledì 10 agosto 2011

LA CAMERA DA LETTO

Come dovrebbe essere la camera da letto di una pin up?

C’è chi sostiene che dovrebbe essere assolutamente vintage, altri dicono che dovrebbe essere un boudoir, altri ancora preferiscono un’opulenza hollywoodiana e chi vorrebbe una stanza in pieno stile Barbie.

Il condizionale è d’obbligo perché questa è la nostra stanza più intima e deve rispecchiare il nostro essere interiore.
Mi spiego meglio: se vi sentite minimaliste, probabilmente in una camera arredata in stile francese vi sentirete come soffocare. Se al contrario siete d’indole romantica, a vostro agio tra pareti rosa e lenzuola a fiorellini.

 Lo spunto per questo post mi viene dal fatto che in questi giorni ho deciso di rinnovare la mia stanza.
Al momento i muri sono di un color lilla spento (molto spento, quasi triste, direi…) e i mobili sono disposti nella maniera sbagliata, togliendo luce e spazio all’ambiente. Inoltre ho un salotto marrone anni ’70 (ahimè sì, lo ammetto!) che contribuisce ad appesantire il tutto.

 Navigando in rete alla ricerca di qualche idea, mi sono imbattuta in cose molto kitsch, ma anche in siti interessanti. Naturalmente, quelli americani sono i più fantasiosi.
Uno in particolare mi ha colpita: http://mariesmanorbedrooms.com/ Sia che vogliate una stanza in stile hawaiiano, sia in stile gotico, qui trovate un sacco di suggerimenti.

 Intanto ve ne fornisco qualcuno io.

Barbie

Rosso e nero

Minimal

Hollywood

Parigino

Rosa e nero

Candy

Baby


Le foto della mia camera le posterò quando sarà terminata!

Kisses.

domenica 7 agosto 2011

SJ - giorno 8 - sab 6/8



Oggi è il mio ultimo giorno. L’esperienza del Summer Jamboree 2011, per me, finisce qui.
Domani mattina dovrò ripartire e ammetto di sentirmi un pochino triste.

La giornata ha visto svolgersi la sfilata delle auto americane d’epoca attraverso le strade della città. Per un’ora e mezza si sono potute ammirare incredibili rarità.

Essendo il weekend di chiusura della manifestazione gli orari sono stati prolungati: sabato sera stand e musica fino alle 3 del mattino e domenica inizio dalle ore 8 con il mercatino vintage dei privati (devi svuotare la cantina? Porta tutto qui!) e dalle 10 con i dj set.

i Backseat Boogie

Il clou di questa ottava giornata l’hanno offerto i Backseat Boogie, gruppo brianzolo dal repertorio rockabilly e country.
La loro performance è cominciata a mezzanotte ed è durata due ore e mezza, durante le quali hanno infiammato il pubblico presente.
In una settimana di esibizioni live non ho mai visto la gente così entusiasta ma, soprattutto, non ho mai visto nessuno ballare sui tavoli! Al massimo la platea si esprimeva con calorosi applausi: i Backseat sono riusciti a ricreare quell’atmosfera da vero concerto rock. Il bello è che nemmeno loro si aspettano una simile reazione. Grandi, ragazzi. Ve lo siete meritato!


Posso affermare di aver vissuto un finale col botto. Peccato sia finito proprio ora che cominciavo a divertirmi sul serio…


COSA MI E’ PIACIUTO:
Il tempo passato con gli amici tra un ballo, una battuta e una risata. Le nuove persone conosciute e quelle che hanno fatto loro la filosofia degli anni 40 e 50. Il mio albergo (Senbhotel). Gli stand (ci ho speso un capitale…). Le ragazze dallo stile curatissimo in qualsiasi occasione. La cortesia degli abitanti di Senigallia. Scrivere questi report giornalieri.


COSA NON MI E’ PIACIUTO:
Le persone che al Jamboree ci vengono solo per ubriacarsi e fare casino. Quelle che pensano che sia Carnevale e allora, dai!, vestiamoci anni 50… Quelli che se la tirano perché pensano di ballare bene. Le mie occhiaie al risveglio e il mal di piedi. La maleducazione di alcune persone (ma quella mi irrita tutto l’anno…)

Beh, a questo punto…arrivederci al prossimo anno!!!

sabato 6 agosto 2011

SJ - giorno 7 - ven 5/8

Se l’esperienza del party sulla spiaggia di ieri è stato negativo, il bilancio torna in pari con questa positivissima serata.

Comincia il weekend e la gente aumenta; e poiché sono gli ultimi giorni del Jamboree, in giro si vedono anche strani e divertenti personaggi.




L’unica scelta possibile dopo la Rocca era il MamaMia, una grande discoteca appena fuori Senigallia.

Ci si arriva in auto, in bici oppure con la comoda navetta.

Il locale dispone di differenti spazi sia all’aperto sia al chiuso. Nella zona al chiuso si poteva assistere a spettacoli di burlesque con artiste internazionali, mentre i due ambienti all’aperto ospitavano due piste da ballo: nella prima c’era musica swing, nella seconda rockabilly.

La pista rockabilly del MamaMia


Data l’affluenza non esagerata, si stava benissimo! Bella musica, gran divertimento, bella gente ed è stato un peccato dover lasciare la festa prima che finisse.

Infatti, il problema di muoversi con la navetta è la limitazione di orario: l’ultima parte alle 4 del mattino e perderla significa dover tornare a piedi.

Domani sarà il mio ultimo giorno qui, e il programma si preannuncia interessante…

Bye bye!

venerdì 5 agosto 2011

SJ - giorno 6 - gio 4/8


Che delusione l’Hawaiian party sulla spiaggia!!!


All’inizio i presupposti erano ottimi.

Raggiunto il luogo dell’evento più atteso del Jamboree con il comodissimo servizio navetta ogni 15 minuti, alle 21,30 la situazione sembrava perfetta.

Molta gente che continuava ad arrivare, ma molto tranquilla e spazio a sufficienza per tutti, tanto che si poteva anche ballare sulla sabbia.



Già a mezzanotte un ribaltamento totale: ovunque ragazzini ubriachi fradici, strafatti e molesti che tracannavano qualunque cosa da bottiglie portate da casa.

Persone maleducatissime che per passare spingono violentemente o ti rovesciano la birra addosso.

Impossibile mantenere la calma e non litigare…
 

E’ stato molto difficile godersi pienamente il live di Greg and The Blues Willies, che a me sono piaciuti e ho trovato molto divertenti. Anche se ho sentito pareri diversi: pare che l’anno scorso abbiano fatto uno show migliore.



All’1.00 c’erano 30.000 (trentamila!) persone e un gran movimento di ambulanze.

Nella foto sotto potete vedere solo la metà dello spazio: oltre la struttura di metallo che si vede sul fondo, continua la marea di gente in uno spazio di uguale misura….e non è nemmeno inquadrato tutto!


Ancora adesso devo capire se sono stata ad una festa hawaiiana o ad un rave party.
 
Aloha!

giovedì 4 agosto 2011

SJ - giorno 5 - mer 3/8

La manifestazione comincia ad entrare nel vivo e diventa sempre più interessante.


L’evento del giorno sono i concerti live di due gruppi statunitensi, autentiche icone degli anni ‘50: The Bobbettes, primo quartetto interamente femminile a raggiungere la vetta delle classifiche R&B, e The Cleftones, artisti di punta del doo wop.


Durante tutta la durata del Jamboree, è possibile visitare una mostra fotografica intitolata “Burladies” e dedicata all’arte del burlesque. L’autore degli scatti è il fotografo Giovanni Cocco che vanta collaborazioni con importanti testate giornalistiche.

 Aldilà del fatto che ho già espresso il mio parere sull’associazione burlesque-pin up in un precedente post, questa mostra mi è sembrata interessante perché le foto sono state scattate dietro le quinte con l’intento di rivelare al pubblico ciò che c’è oltre il palco.









Poca gente in giro durante la serata. Complice il caldo e molta umidità, sembrava quasi che le persone si trascinassero. Spero vivamente sia stata solo una mia impressione errata.


Domani è il giorno del “Big Hawaiian Party” e bisogna essere assolutamente in forma!

mercoledì 3 agosto 2011

SJ - giorno 4 - mar 2/8


Parliamo del mio argomento preferito: lo shopping.
Questo è un vero e proprio paradiso.

Gli stand sono dislocati su tutto il perimetro della Rocca e vi si può trovare davvero di tutto: abbigliamento e accessori, arredamento, quadri, dischi, riviste, gadget e cianfrusaglie. Ci sono persino il parrucchiere da uomo e quello da donna. Il tutto inerente al tema degli anni 40 e 50, ovviamente.


Non è difficile spendere; qualcosa di carino si trova sempre.
Molti stand, soprattutto quelli di abbigliamento, spesso vendono gli stessi articoli, ma a prezzi differenti. Per fare un esempio, lo stesso identico abito può variare da 30 a 90 euro…. Sigh!
Alcuni hanno cose che non si vedono tutti i giorni e attirano molta attenzione.
Altri sono talmente affollati che diventa quasi impossibile vedere cosa espongono e bisogna sgomitare.










Sconsigliato fare acquisti nel weekend, data la forte affluenza di pubblico.

In quattro giorni, mi sono già data da fare: una borsa, un abito, un paio di pantaloni, due magliette, brillantina e fiori per i capelli. E la settimana non è ancora finita: ho già visto altre cose che mi piacciono. Prima di domenica avrò dilapidato lo stipendio di un mese!

Vabbè, meglio non pensarci..... o rischio di finire come lui...

martedì 2 agosto 2011

SJ - giorno 3 - lun 1/8

Al Jamboree gli arrivi di chi degli anni 40 e 50 ne fa una filosofia sono scaglionati. Da oggi e fino alla fine della settimana sarà un crescendo.

Se nel primo weekend la città era invasa da persone in vacanza, ora cominciano a vedersi dei personaggi davvero interessanti: uomini in coloratissime camicie hawaiiane e ragazze dalle pettinature elaborate sono sempre più numerosi.



Nonostante il ritmo delle giornate sia sempre lo stesso (spiaggia, Rocca, Rotonda), l’atmosfera subisce continui mutamenti e ti riporta piano piano, indietro nel tempo.

La cosa più divertente è ballare.

Non importa che tu sappia farlo o no. Ognuno balla com’è capace, perché l’importante è divertirsi. Certo, se conosci uno stile e trovi qualcuno bravo/a è più soddisfacente. Ma trovi sempre qualcuno che ha la pazienza di insegnarti almeno i passi base.

Il problema è che nessun uomo t’invita in pista!! Tu, donna, devi chiedere: “Scusa, mi fai ballare?”. Alla faccia degli anni ’50!!! Nessuno ti dice di no, fortunatamente. Se sei timida, preparati a guardare gli altri tutta la sera.

Ci sono poi, quelli che si prendono troppo sul serio e che si credono dei grandi ballerini. Da questi state alla larga, anche perché se non conoscete lo stile ad un livello semi-professionale, non vi prendono nemmeno in considerazione. Se gli dite che siete principianti vi rispondono: “Ah no, no. Scusa.”, dimenticandosi che, un tempo, sono stati scarsi anche loro (e che magari lo sono ancora).

Capita tutte le sere che i maestri (campioni europei e mondiali, mica pizza e fichi, eh?), si lancino in qualche show improvvisato in mezzo alla pista. Chiaramente la gente gli fa cerchio intorno per ammirarli, quelli dietro non vedono niente, se non la ballerina che viene lanciata in aria. E’ bellissimo vederli, ma dopo il primo quarto d’ora rompono le balle… e lasciate ballare anche gli altri, no?







Il consiglio che mi sento di darvi è di seguire un corso e poi cercare di ballare il più possibile con quelli che sono più avanti di voi. Cercate di individuarli sulla pista, avvicinateli e sperate che siano persone comprensive e pazienti. Fate tesoro dei loro preziosi consigli e lasciate che vi correggano.


E quando finirò l’esperienza del Jamboree, pubblicherò un post per spiegare i differenti stili di ballo e gli indirizzi delle scuole che tengono i corsi.


Swing, swing, swing!

lunedì 1 agosto 2011

SJ - giorno 2 - dom 31/7

Il popolo rockabilly arriva in spiaggia dopo mezzogiorno.

Il ritrovo d’obbligo è al Mascalzone, risto-pizzeria sul lungomare dove, alle 12 in punto, iniziano i dj set.
S’incontrano amici, si mangia qualcosa, si fanno chiacchere. Qualcuno balla, i più bevono una birra. Il tutto in un’atmosfera molto rilassata.
Dj Andy Fisher
Mascalzone


Le vere pin-up si distinguono a colpo d'occhio: hanno uno stile inconfondibile con il loro modo di camminare sulla sabbia, portano rigorosamente costumi retrò e i capelli raccolti da fiori o legati con la bandana.
Arrivano vestite di tutto punto e con il rossetto. Sono assolutamente a loro agio.
Dico “vere” perché qui la tendenza è quella del travestimento: una volta l’anno diventano tutte pin-up…


Il resto del pomeriggio si passa a oziare sul lettino…

Dopo cena, giro del vintage market.

Acquisto del giorno: due orchidee per i capelli, da Hangover, che ho intenzione di mettere giovedì per il party in spiaggia.

La folla di ieri sera si è ridotta e la situazione è più vivibile. Alcuni hanno fatto solo il weekend e sono ripartiti.

Alla Rocca Roveresca, chi rimane balla fino a tardi lo fa dappertutto, non solo sullo spazio allestito appositamente.



Poi, ci sposta tutti alla Rotonda a Mare che apre dall’1, ma comincia a riempirsi verso le 2. E dove si continua a ballare fino alle 4.

Se in questi report giornalieri riscontrate qualche errore o dimenticanza, siate clementi... li scrivo a notte inoltrata!