domenica 24 febbraio 2013

La manicure vintage



Ogni epoca ha il suo stile e i suoi colori.
Questo succede per la moda, l'arredamento, l'arte e tutto ciò che ruota intorno alla creatività.

Come per il trucco e le pettinature, anche la manicure ha subito dei cambiamenti nel corso dei decenni.
Oggi vanno per la maggiore la forma quadrata e i colori forti e inusuali come il verde, il blu e il giallo oppure con molteplici decorazioni.

Negli anni 40 e 50, invece, la forma dell'unghia era unica: la cosiddetta mandorla.


Questa forma permette anche alle mani piccole di apparire più lunghe e slanciate conferendo un'estrema femminilità.

La scelta dei colori non era vastissima: rosa, rosa antico, pesca, rosso chiaro o rosso scuro.
Tutti rigorosamente senza riflessi: gli smalti perlati verranno inventati solo negli anni 60.

Gli stili erano sostanzialmente tre: colore pieno, french oppure french reverse.
Per chi non lo sapesse, il french moderno consiste nel dipingere la punta dell'unghia di bianco abbinandola ad un colore più o meno naturale sullo spazio rimanente.
Quello degli anni 50 aggiungeva anche una lunetta, sempre bianca, dove dovrebbe esistere la lunetta naturale.
Per una maggiore comprensione ecco una foto pubblicitaria risalente a quegli anni.



Il french reverse era molto in voga negli anni 40. Tanto per intenderci è quello adottato da Dita VonTeese per le sue unghie.
La lunetta viene lasciata senza smalto, mentre tutto il resto dell'unghia è ricoperto dal colore che può variare dal rosso chiaro al bordeaux.

French reverse

Le mani e le unghie sono molto importanti e non vanno trascurate.
Qualunque stile o colore voi scegliate, fate che sia il perfetto complemento al vostro look vintage.