lunedì 28 novembre 2011

STOCKING & ROMANCE LINGERIE


Parliamo di intimo.
E in particolare di Stocking & Romance, marchio inglese che riproduce nei minimi particolari la biancheria degli anni ‘40 e ‘50 per ottenere un perfetto look pin-up.

All’epoca si usava un reggiseno chiamato “bullet bra” (letteralmente: reggiseno proiettile) perché tagliato e cucito in maniera da dare al seno quella forma appuntita ritenuta estremamente sensuale.


Con il variare delle mode e dei canoni di bellezza femminili, questo modello uscì definitivamente dal commercio.
Ora è possibile acquistarlo in diversi colori e modelli.


Inoltre, Stocking & Romance dispone di guainette e reggicalze modellanti. (Per la serie: se il vitino di vespa non ce l’ho, me lo faccio venire a tutti i costi!)


Le linee proposte sono semplici ma ben strutturate per permettere la massima vestibilità. I reggiseni hanno misure calibrate (dalla 34C alla 40D per il bullet bra), mentre per guaine e reggicalze si parte dalla misura XS per arrivare alla 5X.

Anche le calze vengono prodotte secondo i criteri del periodo: cucitura dietro, tallone cubano e punta rinforzata.


In Italia il rivenditore ufficiale è Hangover – Milano.

See you soon, kittens!

sabato 19 novembre 2011

LOCALI: Crazy Driver Diner - Inverigo (CO)


Questo locale, nato due anni fa dalla passione per i fifties  di 4 ragazzi, si trova in Brianza.

Arredato in puro stile anni 50, il Crazy offre molto: un’ottima cucina con un ampio menu, un fornitissimo bar, concerti live, eventi e un parcheggio riservato alle auto d’epoca.
Aperto 7 giorni su 7 dalle 10 del mattino alle 2 di notte.

l'interno del locale


concerti live


il parcheggio riservato


Tra le “chicche” non posso mancare di citare il Crazy Monster, gigantesco hamburgher con 2,4 kg di carne e la birra alla spina servita in serbatoi da moto.

il Crazy Monster

il serbatoio da 1 gallone


Entrando si fa un balzo indietro nel tempo e si respira un’atmosfera fuori dalla realtà.

Questo è il “nostro” locale, quello dove ci si ritrova tutti i venerdì sera, dove vai a bere una birretta e dove sei sicuro di trovare gli amici. Qui ti senti a casa. E non credo di dover aggiungere altro.

Potete sapere qualcosa in più sul Crazy Driver dando un’occhiata al loro sito web: www.crazydriverdiner.it

Ma per scoprirlo davvero bisogna viverlo.

E se per la notte di Capodanno non avete ancora deciso cosa fare….



Bye bye!

sabato 12 novembre 2011

I Rockabilly degli anni '80



Nei video seguenti potete trovare una parte di storia dei rockabilly.
Si tratta di un lungo servizio giornalistico risalente agli anni '80, in cui si cerca di capire l'allora fenomeno dei gruppi di appartenenza: paninari, metallari, punk, dark e rockabilly.

Ogni gruppo si differenziava dagli altri per abbigliamento, musica e stile di vita.
Mi sono limitata a pubblicare quelli che ci interessano direttamente, ma se volete approfondire, potete trovare tutto il resto su youtube inserendo nella ricerca "i ragazzi delle bande".

Buona visione! :)

PARTE 1


PARTE 2

PARTE 3



martedì 1 novembre 2011

STORIA DEGLI ANNI '50


Quanto conoscete davvero sugli usi e i costumi degli anni ’50? Volete saperne di più? Siete curiosi, ma non sapete dove andare a cercare?
Ecco alcuni link più divertenti dei libri di storia.

Iniziamo con la moda. Questo post è pubblicato sul blog di una stylist e ampiamente documentato con foto d’epoca.

Sito di riferimento del noto programma di History Channel. Fatti e misfatti degli anni 50, per capire la mentalità di quegli anni.

Sito dedicato alla serie televisiva Happy Days. Nella sezione “I favolosi anni ‘50” sono descritti scorci di vita Americana con i suoi artisti e le sue tendenze che hanno reso indimenticabile un'epoca

Sito in inglese con sezioni sulla moda, gli usi, le auto, la musica e un divertente vocabolario di slang giovanile. E molto altro ancora.

lunedì 17 ottobre 2011

IL CAPPOTTO


Tra le marche di abbigliamento per pin-up, quelle che producono cappotti non sono moltissime.
Bisogna quindi rivolgersi a negozi vintage, dove, purtroppo, non sempre quello che ci piace corrisponde alla nostra taglia.
L’alternativa sono i negozi di abbigliamento che io definisco “normale”.
Ecco una panoramica di ciò che si può trovare in giro al momento e che, più o meno, si adatta al nostro stile.


Per le più freddolose, pelliccia leopardata con collo e polsi neri
di Collectif.

Sempre da Collectif, il cappotto di linea a trapezio con collo e polsi in pelliccia a contrasto.                                    
E' di Stop Staring il cappotto lungo con cintura in vita dal taglio tipicamente anni '40.                                                                                                            
Più "emo" che pin-up, ma lo inserisco perchè lo trovo davvero divertente. In vendita da Hangover - Milano                              
Total white, da Fix Design.
Color ruggine, ma disponibile anche in nero, il cappottino di H&M con collo di pelliccia e fiocco.
Azzurro anti-tristezza di Yumì, in vendita su Yoox e disponibile anche in rosa.                                           
Senza collo, con manica a 3/4 per un perfetto "Audrey Style". Da Zara.                                                             

                                           

mercoledì 12 ottobre 2011

E' tempo di calze!

Siamo ormai a ottobre, il primo freddo è arrivato ed è ora di pensare a coprirsi un po’ di più.
Se proprio dobbiamo nasconderci sotto abiti pesanti, facciamolo con stile.

La vera pin-up porta le calze.
Per calze intendo quelle da agganciare al reggicalze, non le autoreggenti e tantomeno i collant (che, peraltro, negli anni '50 nemmeno esistevano!).
Chiaramente, se avete una gonna stretta, si potranno intravedere i ganci. E il bello è proprio questo: far capire che c’è, ma non mostrarlo.
Sotto i pantaloni, invece, potete anche non mettere le calze.

Il modello più usato è quello detto “con tallone cubano”, ovvero rinforzato su punta e tallone e con la riga dietro.

tallone cubano

Si possono acquistare in diversi colori oppure bi-colore (ad esempio carne con riga nera).
La difficoltà sta nell’indossare questo modello: bisogna fare attenzione che la riga sia perfettamente dritta e che rimanga al suo posto mentre camminate. Ci vuole un po’ di allenamento se non siete rodate…



In alternativa al classico nylon si può preferire la rete con la riga o senza.
Il vantaggio della rete è che non c’è il rischio di smagliature, e se si rompe, si può ricucire. Per il modello con la riga, leggi sopra.


Ma se proprio volete essere al massimo perché non indossare calze di pura seta?
Non sono facili da trovare perché ormai le produce solo Cervin, una ditta parigina (che comunque vende online), hanno l’inconveniente di non essere elasticizzate e sono molto, molto delicate. Altro fatto non trascurabile è il costo: siamo intorno ai 30/35 euro.
Ma vuoi mettere la sensazione della pura seta che ti sfiora le gambe? Per non parlare di quando ve le sfiorerà il vostro uomo!!! Wowowowowowow!

100% pura seta di Cervin Paris
Alcune pin-up si fanno tatuare la riga dietro le gambe. A voler ben guardare, non è un’idea stupida ;)
 Apro una parentesi sul discorso gambe-tatuaggi: se fossi in voi, eviterei di indossare le calze della foto qui sotto.
Nell’ambiente rockabilly cose del genere possono scatenare impensabili reazioni.
Se volete dei tattoos sulle gambe, fateveli davvero!


Baci.

domenica 25 settembre 2011

BALLI: Il Bop (o Boppin')




Howlin' Lou
Per redigere questo post, mi sono avvalsa della collaborazione di Howlin’ Lou, front man degli Howlin’ Lou and His Whip Lovers, nonché rockabilly storico e tra i massimi esperti del genere.
Il bop è un genere di ballo creata dai neri per ballare il blues e poi il rockin' blues da soli dalla notte dei tempi fino ai primi anni '50. Si ballava così perché si era regolarmente ubriachi o drogati, ma anche perché il blues, allora, era solo chitarra acustica, con o senza armonica e alle volte solo voce, quindi impossibile da ballare in coppia.
Il bop fu portato tra gli '80 e '90 nei vari festival europei dagli inglesi e adattato al Rockabilly dai bianchi, perché il tempo e le battute dello stesso derivano dalla miscela di hillbilly, blues e rockin' blues e quindi perfettamente adeguabile, ma soprattutto perché non sapevano ballare il rock and roll.
Per spirito di adattamento, uomini e donne hanno riportato questo ballo ai giorni nostri, ma se guardiamo i vecchi filmati e films musicali dove ci sono brani rockabilly, oltre che rock and roll, non si troverà un solo uomo o donna che balla da solo, almeno fino all’avvento twist, quindi anche i brani rockabilly nel '50 si ballavano in coppia. E non da soli!!!
Quindi, contrariamente a quanto qualcuno potrebbe pensare, il bop non è un ballo degli anni ’50.
Dice Lou:
“Mio padre è stato un Rocker dal '54 al '62 circa, era un ballerino ed un cantante di Rock and Roll e non ha mai ballato Carl Perkins, Buddy Holly e via discorrendo da solo a Boppin', primo perché non sa neanche cos’è e secondo ai tempi suoi era tutto rock and roll.”

E ancora:
“Ho suonato nel '96 con Sonny Burgess e D.J. Fontana, entrambi appartenenti  alla stessa casa discografica,  la Sun Records il primo un coetaneo di Elvis ed il secondo il batterista di Elvis quando lo stesso passò all'RCA, e parlando con Sonny disse che loro lo chiamavano rock and roll tutto quello che facevano e non Rockabilly. Sonny Burgess è uno dei maggiori artisti del genere Rockabilly, e questa distinzione tra rock’n’roll e rockabilly, nata all'inizio degli '80 per via degli Stray Cats (che in realtà viene definito neo-rockabilly), era poco usata nei '50, anche se arriva da li, esattamente era una trasformazione dell'hillbilly che diventava hillbilly-boogie con la contaminazione del blues e di conseguenza si dirà, con l'avvento del rock and roll, per l’appunto, rockabilly.”

I ballerini di bop si chiamano “boppers” ed ecco come si balla:

Un’ottima alternativa per chi non vuol ballare in coppia o non sa ballare il rockabilly…
Buon divertimento!

lunedì 12 settembre 2011

Gli accessori

Per una pin-up gli accessori sono importantissimi.
Completano la mise e danno carattere alla persona.
Il posto giusto dove trovare oggetti originali, fatti a mano e magari farveli pure personalizzare? Eccolo!
Tutto quello che vedete viene realizzato personalmente da Stefania, che è sempre molto gentile e disponibile.

Un pillbox hat (cappellino dalla caratteristica forma rotonda simile ad una scatola) arrichisce un abito troppo semplice.


Gli orecchini giusti, in parure con la collana, mettono in risalto il viso.


Davvero interessanti le bandane “rosie”, già piegate e facilissime da mettere anche quando hai fretta.


E se avete delle scarpe anonime, ma che sono comodissime, perché non dargli nuova vita?


Per non parlare delle bellissime borsine dipinte a mano!!



Sul sito trovate questo e molto altro, suddiviso per stili e a prezzi onesti.
Kisses

domenica 4 settembre 2011

Bandana.... questa sconosciuta?






Chi, come me, gestisce un blog ha un resoconto delle parole digitate sui motori di ricerca che, in un modo o nell’altro, portano a visitare le proprie pagine.

Sulle mie statistiche, le ricerche più frequenti e costanti riguardano proprio la bandana: come si mette in stile pin-up (ne ho già parlato nel precedente post "Bandan, mon amour"), come si piega, dove si compra, quanto costa.

Partiamo dal principio.

Le bandane si possono ormai acquistare in quasi tutti i negozi di abbigliamento per teenager (Bershka, Terranova, ecc.), ma i posti più forniti sono le bancarelle del mercato (ci avreste mai creduto???). Si trovano in tantissimi colori, anche se i più venduti sono rosso e nero.

Il prezzo varia da 2,50 a 5 euro. Se vi chiedono di più, andatevene!!

Una volta fatto il vostro acquisto, la bandana va lavata, rimessa in forma e stesa ad asciugare. Questa operazione è necessaria affinchè non rimanga troppo rigida.

Quanto alla piegatura, dipende da che stile avete deciso di adottare. Se avete optato per un “rosie the riveter” è sufficiente piegarla a triangolo.

Se, invece, usate lo stile classico con il nodo, seguite le istruzioni illustrate qui sotto. Tenete presente che alcune bandane hanno un diritto e un rovescio…

DIRITTO


ROVESCIO
1- APPOGGIATE LA BANDANA SUL LATO DIRITTO E PIEGATELA IN UN TRIANGOLO


2- A SECONDA DELLA LARGHEZZZA CHE VOLETE OTTENERE RIPIEGATE LA PUNTA VERSO L'INTERNO

3- RIPIEGATE DI NUOVO LA PUNTA VERSO L'INTERNO

4- FATE UN'ULTIMA PIEGATURA. QUESTA PARTE RIMARRA'  NASCOSTA VERSO I CAPELLI

Ora non dovete far altro che legarla sopra la testa con un doppio nodo, fissarla con tre mollette (una dietro e due ai lati) e il gioco è fatto!!!

Non dimenticate, però, che una pin-up  mette la bandana solo quando è strettamente necessario. ;)

domenica 28 agosto 2011

I SAILOR PANTS


Molto usato dalle pin-up moderne, questo indumento fa la sua apparizione verso la fine degli anni 30 e vede la sua affermazione durante gli anni 40, quando a causa della guerra in corso l’abbigliamento doveva essere più comodo e pratico.

I sailor pants, ispirati alle divise dei marinai, hanno vita alta, pince, fondo svasato con risvolto e grossi bottoni laterali. Possono essere di diversi materiali: i più frequenti sono cotone e jeans. I colori variano dal nero al rosa cipria, dal blu scuro al verde pastello; raramente sono in colori sgargianti.

Lo stile cosiddetto “nautico” era considerato particolarmente elegante dalle signore che soggiornavano nelle località balneari.



Si abbinano con maglie a righe o con camicie con manica a sbuffo e/o fiocco, talvolta con semplici maglioncini girocollo con manica corta.

Per quanto riguarda le scarpe, l’ideale sono le zeppe, ma ci sta molto bene anche un sandalo a listini o una peep toe con fiocchetto. Sconsigliate le scarpe basse.

Per completare si aggiunge un nastro o un fiore tra i capelli.

Si possono acquistare nei negozi di abbigliamento pin-up o vintage (vedi link a lato) oppure online sui vari siti abbigliamento pin-up/rockabilly.

Hello, sailor!!

sabato 20 agosto 2011

La Bibbia del Rockabilly (i 10 Comandamenti del Rock & Roll)


1 .- Ama il Rock  & Roll sopra ogni cosa
2.- Non utilizzare il nome del Rockabilly invano
3 .- Ricorda le ricorrenze delle nostre leggende.
4 .- Onora l’ Hillbilly, il Rythm and Blues, il Rock and Roll, il Rockabilly, il Doo Wop, Blues, West Coast jazz, Bebop, Western, Gospel, Boogie-Woogie, Jazz, Soul ed i loro aspetti.
5 .- Non uccidere una canzone con una brutta cover.
6 .- Non fare brutte imitazioni di una canzone, di una band o di un rocker.
7 .- Non rubare materiale inedito, contatti, assoli di chitarra, testi, una ragazza/o di una band o di un rocker.
8 .- Non parlare male di un rocker e non mentire ​​per invidia.
9 .- Non consentire offese o il desiderio di imitazione di un rocker.
10 .- Non desiderare la fama di un altro gruppo o di un altro rocker.

Questo decalogo l'ho trovato in rete. E' chiaramente intesa come scherzosa ;)

venerdì 19 agosto 2011

Ecco la vincitrice del PinUp Photo Contest @Cruisin' Rodeo!


Lei è la splendida Stefania Pesavento di Milano.
Perfetta la pin up, perfetto lo stile e perfetta la foto!

Sul numero in edicola di Cruisin Life Magazine, potete trovare un ampio articolo, corredato di foto, sul Cruisin' Rodeo e sul Pin Up Photo Contest che si sono svolti a Piacenza il 9 e 10 luglio scorsi.

Un meritatissimo applauso a Stefania!

mercoledì 10 agosto 2011

LA CAMERA DA LETTO

Come dovrebbe essere la camera da letto di una pin up?

C’è chi sostiene che dovrebbe essere assolutamente vintage, altri dicono che dovrebbe essere un boudoir, altri ancora preferiscono un’opulenza hollywoodiana e chi vorrebbe una stanza in pieno stile Barbie.

Il condizionale è d’obbligo perché questa è la nostra stanza più intima e deve rispecchiare il nostro essere interiore.
Mi spiego meglio: se vi sentite minimaliste, probabilmente in una camera arredata in stile francese vi sentirete come soffocare. Se al contrario siete d’indole romantica, a vostro agio tra pareti rosa e lenzuola a fiorellini.

 Lo spunto per questo post mi viene dal fatto che in questi giorni ho deciso di rinnovare la mia stanza.
Al momento i muri sono di un color lilla spento (molto spento, quasi triste, direi…) e i mobili sono disposti nella maniera sbagliata, togliendo luce e spazio all’ambiente. Inoltre ho un salotto marrone anni ’70 (ahimè sì, lo ammetto!) che contribuisce ad appesantire il tutto.

 Navigando in rete alla ricerca di qualche idea, mi sono imbattuta in cose molto kitsch, ma anche in siti interessanti. Naturalmente, quelli americani sono i più fantasiosi.
Uno in particolare mi ha colpita: http://mariesmanorbedrooms.com/ Sia che vogliate una stanza in stile hawaiiano, sia in stile gotico, qui trovate un sacco di suggerimenti.

 Intanto ve ne fornisco qualcuno io.

Barbie

Rosso e nero

Minimal

Hollywood

Parigino

Rosa e nero

Candy

Baby


Le foto della mia camera le posterò quando sarà terminata!

Kisses.