domenica 24 marzo 2013

BALLI: lo stroll



Lo stroll è facilissimo da imparare, si balla da soli (è un ballo in linea) ed è popolarissimo ai party e durante i festival.
Viene eseguito soprattutto dalle ragazze, ma anche qualche ometto non lo disdegna.

Tutto questo accade però nell'epoca moderna, poichè in origine era tutto un'altro tipo di danza.

Lo stroll è il tipico esempio in cui succede che un ballo originale americano venga travisato da successive generazioni di amanti del retrò e diventi una cosa totalmente diversa in Inghilterra, pur mantenendo lo stesso nome.

Nato negli USA nel 1957 e così chiamato perchè si eseguiva sulle note di "The Stroll" dei Diamonds, impazzò tra i giovanissimi quando venne presentato per la prima volta al grande pubblico durante il programma televisivo americano Soul Train.
In sostanza, si formavano due linee, da una parte le donne e dall'altra gli uomini, gli uni di fronte alle altre. La prima coppia si incontrava nel centro di questo corridoio e lo percorreva tutto a passo di danza per posizionarsi poi sul fondo della fila. La seconda coppia ripeteva la stessa cosa e così via fino all'ultima coppia o fino alla fine della canzone.
Il re della musica stroll viene comunque riconosciuto in Chuck Willis, noto appunto per i suoi brani lenti e adatti a questo tipo di ballo. Una delle canzoni più famose si intitola Betty and Dupree.



Lo stroll che si balla oggi e che potremmo denominare rockabilly stroll, viene, invece, dall'Inghilterra ed è molto più simile al Madison o all'Hully Gully degli anni '60.
Tutti i ballerini si dispongono in linea ed eseguono gli stessi passi tutti insieme a tempo di musica.
Anche in questo caso, la musica è più o meno lenta. Tra i tanti, un esempio è Have love will travel di Richard Berry (1959).



Ecco un video che spiega bene quali sono i passi dello stroll moderno, anche se la cosa migliore è impararlo direttamente sulla pista.


BALLI: il lindy hop



Il lindy si balla in coppia, su 8 tempi e prevede diverse figure acrobatiche con passi presi dal charleston, dal jive e dal tip tap. La musica ideale è il genere swing.
Non è decisamente un ballo semplice, ma la passione porta a risultati stupefacenti.




Il Lindy Hop nasce ad Harlem verso la fine degli anni '20.
Sembra che il nome di questo ballo sia stato inventato da Shorty George Snowden, il più famoso ballerino nero del Savoy Ballroom di New York.
Durante una maratona di ballo per celebrare la traversata (hop, salto) di Charles Lindbergh (detto Lindy) nel maggio del 1927, Snowden, dopo aver eseguito uno dei suoi passi disse: "I'm doing the Hop...the Lindy Hop".

Divenne presto un fenomeno di massa, in cui crollavano le barriere razziali. Bianchi e neri, sulla pista di ballo, erano perfettamente integrati.

La diffusione del lindy hop negli anni '40 è da tributare a Frankie Manning che, oltre a creare spettacolari figure dette "aerials", insegnò questa danza a migliaia di persone.
Nel 1941 interpretò la spettacolare scena di ballo nel film Helzapoppin' 



Oggi, in Italia, è possibile trovare molte scuole dove si può imparare a ballare lindy hop.
E ai campionati siamo rappresentati da talentuose coppie di ballerini quali Marco Larosa e Sonia Salsedo o Vincenzo Fesi e Isabella Gregorio.