domenica 19 giugno 2011

ISPIRAZIONI: Audrey Hepburn, classe e modestia.

Audrey Hepburn è da sempre ricordata per la sua eleganza, la sua classe ed il suo stile. Tanto che, per dire che qualcuno o qualcosa è molto chic, si usa la frase: “è molto Audrey”.

Nata a Bruxelles il 4 maggio 1929 (vero nome Edda Kathleen van Heemstra Hepburn-Ruston), da una baronessa olandese e un uomo d’affari anglo-irlandese, era alta 1,73 m, pesava 50 kg, aveva un girovita di 50 cm e portava il 42 di scarpe. Non praticava sport, mangiava qualsiasi cosa, beveva uno scotch whisky la sera e fumava da due a tre pacchetti di sigarette al giorno.
Visse la sua infanzia e l’adolescenza in Olanda. La sua grande passione era la danza, cui dedicava ore intere di duro allenamento. Dovette abbandonare il suo sogno di diventare una ballerina a causa di una caduta da cavallo.
Nel 1935 il padre abbandonò la famiglia e Audrey rimase profondamente segnata da questo avvenimento per tutto il resto della sua vita. Ciò nonostante, dopo molti anni riuscì a ritrovarlo e lo aiutò economicamente finchè lui non morì.
Durante la guerra, Audrey patì fame e sofferenza. Alla fine della guerra pesava 40 kg e il suo fisico era minato da diverse malattie: anemia, ittero, asma e altre legate alla malnutrizione. Il suo metabolismo cambiò in modo tale che per tutta la vita dovette lottare per mantenere il peso giusto.

Non prese mai lezioni di recitazione: il suo era un talento naturale! Divenne famosa alla sua prima apparizione cinematografica in Vacanze romane del 1953 in cui interpretava la parte di una principessa. Riusciva ad interpretare i ruoli più disparati con estrema naturalezza: una principessa, (Vacanze romane), una prostituta (Colazione da Tiffany), una suora (Storia di una monaca), una fioraia (MyFair lady). Vinse un Oscar (miglior attrice protagonista per Vacanze romane), tre Golden Globe, un Emmy, un Grammy, quattro BAFTA, due premi Tony, tre David di Donatello ed ottenne 5 nomination.
Aveva un animo gentile, non si comportò mai come una diva e si preoccupava sempre del benessere degli altri prima del suo. Non si lamentava mai e non le piaceva raccontare di se e del suo passato. Parlava con un tono di voce basso e sapeva imporsi senza alzare la voce o alterarsi. Chiunque la incontrasse per la prima volta si innamorava di lei: aveva un fascino magnetico che si sprigionava da tutta la sua persona. Non si vantava dei suoi successi e rimase sempre umile e modesta. Non leggeva gli articoli dei giornali che la riguardavano, non rivedeva i suoi film e amava la poesia e la letteratura.
Vestiva prevalentemente Givenchy (erano molto amici) e, fuori dal set, amava portare pantaloni capri, camicia e ballerine. Fu la prima a portare le ballerine per strada, al di fuori di una lezione di danza. Sceglieva da sola gli abiti che voleva indossare e sapeva sempre cosa le stava bene e cosa no. Conosceva i suoi difetti fisici e i suoi punti da valorizzare: la vita sottile, il collo lungo (portava sempre i capelli raccolti o corti) e gli occhi (non usciva mai di casa senza mascara). Grazie a lei il nero non rimase più confinato agli abiti da sera e da lutto e il tubino classico divenne l’abito più venduto di tutti i tempi.
Si sposò due volte: la prima con un attore americano, Mel Ferrer da cui ebbe il primo figlio Sean e la seconda con un medico italiano, Andrea Dotti che le diede il secondo figlio Luca. Entrambi i matrimoni fallirono e i divorzi furono dolorosissimi.
Audrey amava molto i bambini e i cani. Era una madre premurosa e ai suoi cani permetteva di dormire sul letto.
Poiché sosteneva che chi aveva avuto di più dalla vita dovesse fare qualcosa per chi aveva avuto meno, nel 1988 divenne ambasciatrice dell’Unicef compiendo non meno di 50 viaggi nei paesi più disagiati. A testimonianza della sua semplicità, quando era in missione per l’Unicef, viaggiava in classe economica.


Morì a Tolochenaz, in Svizzera, il 20 settembre 1993 a causa di un tumore allo stomaco, all’età di 63 anni.

2 commenti:

  1. Adoro lo stile di audrey, la sua semplicita' ,il suo aiutare gli altri.

    oggi si vedono stili orribili,ragazzine di 13 anni con gonne ad altezza mutande e pancia difori! .

    dove è finito il sano e bellissimo bon ton?

    RispondiElimina
  2. Amo Audrey! Era una grande donna ed è la mia ispirazione (insieme a Coco Chanel)! E poi oggi c'è tantissima gente che non sa cosa vogliono dire eleganza e buone maniere... dovrebbe essere d'esempio per tutti! :)
    Bellissimo articolo!

    RispondiElimina