giovedì 2 giugno 2011

Il gioco della seduzione

La seduzione è un’arte. Ed è molto antica.
Nel suo poema “Ars Amatoria”, scritto tra l’1 a.C e l’1 d.C., Ovidio racconta dell’amore vissuto come una continua schermaglia maliziosa ed elegante, fornendo alle donne preziosi consigli per incantare il loro amato.
A mio parere, oggi le donne seducono in maniera molto aggressiva. Molte sono convinte che per interessare un uomo debbano mostrare il più possibile, senza lasciare nulla all’immaginazione. E’ come se dicessero: “Beh, ecco, sono qui. Se mi vuoi, prendimi… e vedi di sbrigarti, che non ho tempo da perdere!” Offrono sessualità, non sensualità. E poi si lamentano che gli uomini non le corteggiano più!
Sedurre è una faccenda molto più seria e impegnativa. E’ un gioco di sguardi, di espressioni del volto, di gesti delicati e di movimenti lenti. E’ ironia, eleganza e ingenuità. E’ una spallina che cade (senza mostrare niente di più che una spalla), un labbro che freme, una mano che sfiora, un doppiosenso malizioso ma mai volgare, un tono di voce suadente, un sorriso, il modo di camminare.
Ogni donna deve trovare il proprio modo di sedurre. Chi non ha la minima idea di come fare può prendere spunto dalle migliaia di libri e di film sull’argomento o dalle donne del passato. Siate sempre e comunque voi stesse: traete ispirazione, ma non diventate delle fotocopie (a lungo andare diventa molto stressante essere qualcuno o qualcosa che non si è). E poi fate un continuo allenamento: siate seducenti con chiunque vi capiti a tiro. Il gioco può anche essere fine a se stesso, non deve per forza sfociare in altro.
Una volta incontrato il vostro soggetto del desiderio, fate sul serio!
Sappiate che esistono tempi e regole da rispettare:
-          Non dategli il vostro numero di telefono, ma aspettate che ve lo chieda lui. Quindi attendete la sua chiamata che deve arrivare tra i 3 e i 7 giorni successivi. Se non vi chiama entro questi tempi, lasciate perdere: non è poi così interessato a voi. Oggi non si usa quasi più chiedere il numero, si chiede “sei su Facebook?”. Guardate il lato positivo: dal suo profilo potete ricavare un sacco di informazioni preziose. Vale la regola dei tempi per il telefono.

-          Non esiste un uomo troppo impegnato per chiamarvi o contattarvi: se non vi cerca è perché non vuole farlo. Pertanto evitate di cercarlo voi ed evitate l’idiozia di fargli degli squilli con il numero nascosto: vi fa solo sembrare delle disperate.

-          La richiesta di appuntamento deve avvenire almeno 3 giorni prima (ad es. il mercoledì per il sabato). Voi avete un sacco da fare e vi dovete organizzare. Rifiutate gli appuntamenti dell’ultimo minuto.

-          Il primo appuntamento non dovrebbe durare più di due o tre ore: serve a lasciargli la curiosità di conoscervi meglio e a proporvene un secondo.

-          La regola del sesso non prima del terzo appuntamento è sempre valida: è utile per capire se lui è interessato a voi solo per quello o se ha intenzioni più serie.

-          Se avete solo intenzione di divertirvi e non cercate storie più o meno impegnative, siate chiare fin dall’inizio: vi eviterete un sacco di problemi.
Può anche capitare che un uomo non sia interessato a noi o che voglia solo un’avventura, mentre noi vorremmo qualcosa di più. In questo caso conviene lasciarlo perdere e guardare verso altri orizzonti. So di donne che, pur di stare con un uomo, non esitano a trasformarsi in zerbini.
E’ importante avere piena consapevolezza del proprio potenziale e valore, ma soprattutto non perdere mai la propria dignità! Se passiamo ore intere a truccarci, vestirci e pettinarci, perché buttarsi via con qualcuno che non ci apprezza? Girato l’angolo c’è sicuramente qualcuno di meglio!

A presto.

Nessun commento:

Posta un commento