Lo scorso weekend, a Inzago (MI), si è svolta la terza edizione del Vintage Roots Festival. Potevo mancare?
Per 4 giorni, da giovedì 23 giugno a domenica 26 giugno, la provincia di Milano ha respirato l’atmosfera degli anni ’40 e ’50, da mezzogiorno fino a tarda notte.
Numerosissima l’affluenza del pubblico, tanto che è stato quasi impossibile ballare per mancanza di spazio e con lunghissime attese per la cena.
Ma il bilancio è assolutamente positivo, dal momento che sono stati quattro giorni degni di nota.
La manifestazione era dislocata in diversi punti del paese, ma il fulcro è stato Piazza Maggiore.
Il programma, davvero vario, prevedeva moltissime band sul palco e per tutti i gusti: blues, rockabilly, country, swing. Tra un concerto e l’altro l’ottima musica proposta da dj nazionali e internazionali.
Dj Giusy Wild |
L’esposizione delle auto pre-62 ha fatto invidia a molti e si è conclusa con la premiazione delle auto migliori.
Ai lati della piazza, presenti circa una ventina di stand che anticipavano uno shopping pericolosissimo: abiti, accessori, oggettistica, sia vintage che nuovi. Ovviamente, non mi sono lasciata sfuggire l’occasione di fare acquisti da Bloody Edith Atelier, due ragazze di Roma che creano personalmente abiti che io trovo deliziosi. Ho adocchiato anche un paio di borsine carinissime da A.N.G.E.L.O.Vintage che saranno mie alla prossima occasione.
Bloody Edith Atelier |
gli stands |
Per gli amanti del ballo, sabato e domenica, l’organizzazione ha proposto due differenti stage della durata di due ore ciascuno con maestri campioni europei e mondiali: Lindy Hop con Filippo degli Swinguys e Rockabilly Style Jive con Kav Kavanagh (UK).
Stage rockabilly style con Kav Kavanagh |
Avendo seguito per tutto l’inverno un corso di lindy con gli Swinguys, ho optato per le lezioni di rockabilly con Kav. E ho scoperto un mondo nuovo! Abituata al lindy, molto strutturato e impegnativo, il rockabilly è invece molto semplice e più adatto ai party. Chiaramente, questa è solo la mia opinione.
Nessun commento:
Posta un commento