martedì 2 agosto 2011

SJ - giorno 3 - lun 1/8

Al Jamboree gli arrivi di chi degli anni 40 e 50 ne fa una filosofia sono scaglionati. Da oggi e fino alla fine della settimana sarà un crescendo.

Se nel primo weekend la città era invasa da persone in vacanza, ora cominciano a vedersi dei personaggi davvero interessanti: uomini in coloratissime camicie hawaiiane e ragazze dalle pettinature elaborate sono sempre più numerosi.



Nonostante il ritmo delle giornate sia sempre lo stesso (spiaggia, Rocca, Rotonda), l’atmosfera subisce continui mutamenti e ti riporta piano piano, indietro nel tempo.

La cosa più divertente è ballare.

Non importa che tu sappia farlo o no. Ognuno balla com’è capace, perché l’importante è divertirsi. Certo, se conosci uno stile e trovi qualcuno bravo/a è più soddisfacente. Ma trovi sempre qualcuno che ha la pazienza di insegnarti almeno i passi base.

Il problema è che nessun uomo t’invita in pista!! Tu, donna, devi chiedere: “Scusa, mi fai ballare?”. Alla faccia degli anni ’50!!! Nessuno ti dice di no, fortunatamente. Se sei timida, preparati a guardare gli altri tutta la sera.

Ci sono poi, quelli che si prendono troppo sul serio e che si credono dei grandi ballerini. Da questi state alla larga, anche perché se non conoscete lo stile ad un livello semi-professionale, non vi prendono nemmeno in considerazione. Se gli dite che siete principianti vi rispondono: “Ah no, no. Scusa.”, dimenticandosi che, un tempo, sono stati scarsi anche loro (e che magari lo sono ancora).

Capita tutte le sere che i maestri (campioni europei e mondiali, mica pizza e fichi, eh?), si lancino in qualche show improvvisato in mezzo alla pista. Chiaramente la gente gli fa cerchio intorno per ammirarli, quelli dietro non vedono niente, se non la ballerina che viene lanciata in aria. E’ bellissimo vederli, ma dopo il primo quarto d’ora rompono le balle… e lasciate ballare anche gli altri, no?







Il consiglio che mi sento di darvi è di seguire un corso e poi cercare di ballare il più possibile con quelli che sono più avanti di voi. Cercate di individuarli sulla pista, avvicinateli e sperate che siano persone comprensive e pazienti. Fate tesoro dei loro preziosi consigli e lasciate che vi correggano.


E quando finirò l’esperienza del Jamboree, pubblicherò un post per spiegare i differenti stili di ballo e gli indirizzi delle scuole che tengono i corsi.


Swing, swing, swing!

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